Massimo Moratti, l’ex presidente dell’Inter, ha svelato un interessante retroscena sul passato del calcio italiano, rivelando di aver rifiutato un’offerta per portare Francesco Totti a Milano. Secondo Moratti, la Roma era in una situazione economica critica e aveva preso in considerazione l’idea di vendere il suo simbolo e capitano per alleviare i propri problemi finanziari.
Le dichiarazioni di Moratti hanno immediatamente suscitato una risposta da parte di Rosella Sensi, ex presidente della Roma, che ha risposto a queste affermazioni difendendo con passione l’integrità del club e la sua determinazione a mantenere Totti nella capitale. Sensi ha sottolineato come il legame tra Totti e la Roma fosse molto più profondo di qualsiasi difficoltà economica che il club stava attraversando. Ha dichiarato che, indipendentemente dalle sfide finanziarie, la permanenza di Totti alla Roma non era mai stata realmente in discussione e che la sua fedeltà al club era ricambiata da un profondo rispetto da parte della dirigenza.
La vicenda ha riportato alla luce i molteplici aspetti che caratterizzano le dinamiche dietro le quinte nel mondo del calcio, dove decisioni economiche e considerazioni sentimentali si intrecciano continuamente. Nonostante le rispettive versioni, resta il fatto incontestabile che Francesco Totti ha legato indissolubilmente il suo nome a quello della Roma, rifiutando negli anni numerose offerte e confermandosi come uno dei pochi “one-club men” del calcio moderno.